Il diabete è una patologia cronica per cui non c’è guarigione definitiva. Ne soffrono 4 milioni di persone in Italia e circa 78.000 nella sola Romagna: noi di Gemos vogliamo essere al loro fianco perché possano vivere una vita piena e serena.
La Giornata Mondiale del Diabete del 14 novembre è stata indetta proprio per sensibilizzare su questo tema, raccontando il coraggio con cui tante persone e le loro famiglie si oppongono agli ostacoli che il diabete può imporre.
Per questo abbiamo scelto di rinnovare il nostro sostegno all’associazione Diabete Romagna, rivolgendolo in particolare a chi è più fragile: i bambini e le persone non autosufficienti.
Anita

Anita ha 104 anni ed è la più anziana e longeva dei circa 300 pazienti che l’associazione Diabete Romagna segue con il progetto di assistenza medica domiciliare “Portiamo il sorriso in casa”. Come Gemos, serviamo anche pasti a domicilio e sappiamo bene cosa significa per una famiglia avere cura di una persona cara non autosufficiente.
In questa foto c’è la dottoressa Chierici che tiene la mano di Anita in un gesto che idealmente è quello di tutti noi, che vogliamo accompagnare le persone verso una qualità di vita migliore e una gestione della malattia più consapevole.
Mia

Il sorriso di Mia è qualcosa che illumina. Ci ricorda di guardare alla vita con positività, nonostante le difficoltà che possono sorgere. E Mia sa cosa sono le difficoltà: come altri bambini con diabete, porta al braccio un sensore per il controllo della glicemia. Nella foto, mostra soddisfatta la app collegata al sensore: deve sempre tenerlo d’occhio per potersi dedicare alle sue passioni, come la ginnastica.
Grazie all’aiuto di Gemos, Mia potrà partecipare a un campo formativo con la sua famiglia e con tanti altri bambini, dove imparare a gestire il diabete sempre più in autonomia. È un percorso importante che siamo orgogliosi di supportare e condividere, verso il sogno di un mondo in cui il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno!